DALLA ROMANIA CON FURORE - parte 2 - città Salerno - Campobasso Trasgressiva

DALLA ROMANIA CON FURORE - parte 2 - città Salerno - Campobasso Trasgressiva

DALLA ROMANIA CON FURORE - parte 2 - città Salerno

Ho chiuso la porta dell'ufficio a chiave e abbassato le tendine. Mancava ancora mezz'ora al rientro dell'impiegata, mi ero parecchio eccitata e non volevo farmi scappare l'occasione. Ho tolto la gonna e le mutande e mi sono schienata sulla scrivania a gambe aperte, invitandolo a scoparmi. Niente da fare, ero troppo in alto per la sua statura, allora mi sono messa sul pavimento e finalmente mi ha penetrato.
Non mi ero mai sentita così "riempita" da un cazzo duro di quelle dimensioni. Quel ragazzo era veramente superdotato e spingeva come un forsennato. Era difficile resistere a quelle spinte selvagge e ripetute senza provare piacere, ma l'orgasmo era tutt'altra cosa. Lui, inesperto e ingenuo, ha goduto in pochissimi minuti ruggendo come un leone, ma io ero ancora distante anni luce dall'orgasmo.
Ho sentito il suo cazzone rallentare la corsa e pompare sborra calda dentro la mia figa spalancata, poi il pisellone scivolare fuori e distendersi accanto a me insieme al suo legittimo proprietario. Lui ha detto le fatidiche parole:
- E' piaciuto?
- No... hai davvero un bel cazzo, ma io ero ancora lontanissima dall'orgasmo...
Yliaz c'è rimasto male. Io giacevo immobile sul pavimento, con le gambe allungate. Lui si è alzato in piedi e ha sbandierato l'uccello a destra e sinistra muovendosi sui fianchi. Guardava le ultime gocce di sperma scivolare fuori e infrangersi per terra. Forse pensava che il suo pene era l'unica qualità che possedeva e, se non era apprezzato neanche quello, lui era uno zero, un signor nessuno!
- Dài Yliaz, hai ancora il tuo cazzo, non disperare...
- Ma tu posso scopare ancora?
- Certamente, conto sul fatto che nella seconda sarai più resistente che nella prima...
Lo osservavo, era molto demoralizzato e, giovane com'era, mi sembrava un orsacchiotto disperato.
- Dài su, non è mica la fine del mondo!
- Mah, insomma...
- Vieni qui da me, stalloncino amoroso...
Ho detto mostrando il mio maturo, accogliente culo, e leccandomi il labbro superiore come una puttana.
Yliaz mi fissava estasiato, specialmente le mie grosse cosce appesantite dalla cellulite. Allora mi sono girata, ho riaperto le gambe per esibire la mia vulva ancora rossa e slabbrata dalla precedente vigorosa penetrazione.
- Cosa c'è da guardare? Hai detto di aver avuto tante donne in particolare l'abbondante peluria fra le cosce e intorno alla figa, che non rasavo da almeno due mesi, data la crisi con mio marito.
- Ah, capisco, non sei abituato ai peli superflui. Ti fanno un po' schifo. Chissà, forse tutte le tue fighette erano sempre perfettamente depilate.
- No, vera...veramente è contrario. E' be... bellissima!

CONTINUA

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30/08/2017 11:48

Aldo

che patetico!! Storia super inventata!!

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